Coral Conservation Project
Siamo partner ufficiale del Coral Conservation Project, iniziativa lanciata nel 2009 da Planhotel Hospitality Group e dall'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Supportiamo il progetto per la conservazione e il restauro delle barriere coralline alle Maldive. Le barriere coralline sono uno degli ecosistemi più ricchi del pianeta e spesso vengono chiamate "foreste pluviali del mare". Sfortunatamente, queste magnifiche strutture, che ospitano migliaia di pesci, coralli e innumerevoli altre creature marine, sono in pericolo! Negli ultimi anni le barriere coralline di tutto il mondo sono diminuite a un ritmo allarmante. Quando le misure di conservazione convenzionali non sono sufficienti per salvare una barriera corallina, entra in gioco il ripristino o la riabilitazione attiva dei coralli. Coltivando attivamente e piantando nuovi coralli su barriere coralline degradate, possiamo avviare il recupero e dare alla natura la possibilità di adattarsi e prosperare di nuovo.
Coral Nursery Project
Il progetto vivaio di corallo serve come progetto di restauro su larga scala per la barriera corallina di Athuruga. Strutture sottomarine sono state costruite intorno all'isola per fungere da cosiddetti vivai di corallo. In queste strutture, migliaia di frammenti di corallo crescono su corde a mezz'acqua, fornendo condizioni ottimali per i coralli come molta luce e flusso d'acqua, nonché protezione dai predatori della barriera corallina e dalla sedimentazione. Grazie alle buone condizioni di allattamento, i coralli hanno un tasso di sopravvivenza più elevato e crescono più velocemente che sulla barriera corallina. Dopo circa un anno in vivaio, i coralli sono grandi e abbastanza forti da poter essere trapiantati sulla barriera corallina di Athuruga.
Coral Cookie Club
A volte troviamo pezzi di corallo che sono stati rotti da turisti disattenti o predatori marini. Poiché è improbabile che questi frammenti sopravvivano, vengono raccolti per dare loro "una seconda possibilità". Pertanto, i frammenti vengono incollati su un “cookie” di cemento, che funge da ancoraggio per il corallo e ne aumenta le possibilità di sopravvivenza sulla barriera corallina.