Crediamo nella creazione di un mondo fondato sull'integrità, oggi e per le generazioni future.

KAMPOS reinventa il concetto di lusso, dando vita ad un universo dove il lusso si unisce alla sostenibilità. Ci impegniamo a promuovere una visione chiara, un messaggio di speranza, integrità e cambiamento, intraprendendo azioni concrete per affrontare le problematiche che minacciano la nostra esistenza e i nostri oceani. Utilizziamo materiali sostenibili e produciamo capi di alta qualità, interamente Made in Italy. Il nostro obiettivo è sensibilizzare sull’eccessivo sfruttamento delle risorse marine e sull’inquinamento degli oceani, offrendo ai consumatori pezzi unici realizzati con bottiglie di plastica riciclate, reti da pesca rigenerate/nylon rigenerato o tessuti sostenibili. Ogni prodotto sostiene questa missione e include informazioni per educare i consumatori sul nostro ruolo collettivo nella sostenibilità a livello globale.

Siamo partner ufficiale del Coral Conservation Project, un’iniziativa lanciata nel 2009 da Planhotel Hospitality Group e dall’Università di Milano Bicocca, con l’obiettivo di ripristinare la barriera corallina alle Maldive. Acquistando un prodotto KAMPOS, contribuisci a sostenere la nostra visione e a portare avanti la nostra missione di salvaguardia degli oceani.

Il nostro brand è nato nel 2019, in Sardegna (Italia), nel cuore del Mar Mediterraneo, guidato da un giovane imprenditore italiano insieme a un gruppo di amici provenienti da ogni parte del mondo. Amanti incondizionati del Mediterraneo, l’idea si è rapidamente trasformata in una visione chiara: creare un marchio socialmente responsabile, con una proposta unica di valore, ispirato al Mar Mediterraneo e alle sue radici sarde.

Dalle profondità del Mediterraneo emerge una forza risonante, così come il nome del nostro brand, KAMPOS, derivato da κάμπος, una parola greca che si traduce in "Creatura Marina". Nelle culture romana e greca, era sacro a Nettuno e Poseidone, considerato un simbolo di potere, autorità e buona fortuna, capace di incarnare emozioni e intuizioni profonde.

"La bellezza è negli occhi di chi guarda", recita un antico detto che quasi sempre si rivela vero, specialmente quando la Bellezza è indefinibile, enigmatica, misteriosa. Ma lo stesso non si può dire della Sardegna, la cui straordinaria e magnifica Bellezza è così tangibile che, anche se gli occhi di chi guarda non riescono a percepirla pienamente, essa li renderebbe comunque più sensibili. Una Bellezza trasformativa, primordiale e ultramoderna, fatta di pietre, vento, acqua e sale.

Un tratto della costa della Gallura che sembra scolpito dagli dèi, e un mare cristallino il cui colore sublime è semplicemente senza paragoni. Una bellezza così maestosa da ridimensionare persino le “cattive abitudini” a semplici debolezze umane, mentre le buone abitudini (come indossare un buon costume da bagno) possono nascere dal mare, donandogli nuova vita.

Il Mar Mediterraneo è al centro di tutte le civiltà moderne, fonte di ispirazione per culture e popolazioni da migliaia di anni. Nella sua maestosità, la regione mediterranea ospita alcune delle tradizioni più antiche del mondo ed è un hotspot internazionale di biodiversità, con numerose specie e risorse naturali uniche.

Dal sorgere al calare del sole, il mare invita i sensi a esplorare. C'è un’esplosione di colori vivaci e brillanti, migliaia di sfumature di blu con onde dalle punte avorio che si infrangono su spiagge di sabbia bianca e rosa, e una vegetazione sempreverde che dipinge il paesaggio. Il vento sospinge le onde verso le rive, accarezzando dolcemente le rocce di granito rosso della costa, rendendole lisce al tatto. E i delicati profumi di mirto e rosmarino evocano ricordi che durano per sempre.

Noi crediamo che:

  • La vita sia un ciclo
  • Qualità sia sinonimo di durevolezza
  • Sostenibilità significhi longevità per tutti
  • Il Rispetto sia per tutti e per il nostro Pianeta
  • La diversità sia la nostra norma
  • La trasparenza sia il nostro impegno
  • L'integrità sia la nostra forza
  • Il Mar Mediterraneo sia la nostra Musa